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Vittoria Gigante
L'arte del chiacchierino
Premessa dell’autrice
Dal chiuso di un cassetto alla luce della parola comunicata, in ricordo della mia lontana giovinezza, ecco in offerta agli << ipotetici >> lettori L’arte del chiacchierino che è la storia di una inquieta fanciulla – donna-suora balzata dal mio animo sulla pagina negli anni giovanili.
Tamara Derland, attraverso varie crisi e peripezie di ogni genere, dopo aver sperimentato l’effimero di una vita fatta di vanità e frivolezze, scopre la verità del Dio-Amore e si consegna a Lui.
Sullo sfondo dell’Ottocento romantico, la storia si snoda, secondo il modulo narrativo del romanzo ottocentesco, in tre momenti e luoghi diversi che corrispondono a tre tappe della maturazione psicologica e umana della protagonista. Prima Londra, poi Parigi, infine Palermo.
Dal genere romanzo-rosa si passa al romanzo psicologico e soprattutto storico con elementi di natura dichiaratamente religiosa nell’ultima parte.
La storia personale di Tamara Derland s’intreccia infatti alla fine con quella generale della Sicilia, rivissuta nel momento del trapasso dal regime borbonico a quello sabaudo con le ribollenti rivoluzioni e contraddizioni.
Insomma, si tratta di una storia coinvolgente a vari livelli che mi pare meriti di “lasciare il chiuso di un cassetto“ dove ha dormito per lunghissimi anni, per vedere finalmente la luce.