Cronaca
Il Dr. Offria, un amico speciale che non c'è più
Ricordo di un caro amico, mio e di tutti, il maestro elementare, l'avvocato,
il giudice conciliatore, l'ispettore del lavoro dottor Antonino Offria.
Proveniva da Novara di Sicilia che negli anni '40-'50 contava circa 12.000
abitanti e servizi come Domodossola. A causa delle migrazioni per motivi
di lavoro ora la popolazione è inferiore a 1.500 persone.
Il dr. Offria tornava quasi annualmente al paese con la moglie Lilia, di
origini anzaschine. Venuto a Domodossola neo-maestro iniziò la carriera
forse a Cosasca di Trontano recandosi a scuola a piedi perchè non sapeva
andare in bicicletta. Io nel corso degli anni per ben tre volte ho avuto
occasione di collaborare con lui e perciò ho avuto modo di conoscerlo bene.
E bene ha fatto la figlia Silvia a mettere sull'epigrafe "uomo buono, onesto,
umile". La prima collaborazione l'abbiamo avuta per un anno e mezzo tra il '59
e il '61 alle scuole Milani, dove Offria non insegnava ma era segretario,
mentre io ero bidello. Il dottore era esperto del proiettore 8 millimetri
e mi insegnò l'uso della macchina. In seguito io fui chiamato a svolgere
mansioni di usciere di conciliazione (la Conciliazione era il primo gradino
della scala dei Tribunali). L'ufficio c'era in tutti i comuni ed il giudice
non era necessariamente un laureato in legge, ma a Domodossola furono sempre
avvocati che nel corso degli anni si susseguirono. Offria fu uno di questi
e ci fu così la seconda collaborazione che durò qualche anno.
Nel 1964 nacque il club del cine-foto del quale l'avvocato fu co-fondatore.
Invitato dal dottore cominciai insieme a lui a frequentare il club, e fu
il terzo motivo di collaborazione: tutti i venerdi andavamo a vedere
le proiezioni dei soci del club. Quando si ammalò, con grande dispiacere
mio e suo dovette rinunciare.
In tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere le doti di umanità
del dottor Offria resterà sempre un buon ricordo, ed è stato dimostrato dai
tanti amici che l'hanno accompagnato per l'ultimo saluto terreno nel corso
del quale la collega maestra Farina lesse un pensiero affettuoso.
Un ultimo aneddoto: l'ultima attività dell'avvocato fu quella di ispettore
del lavoro. Raccontava che in una visita a un'azienda era accompagnato dalla
moglie. La stessa attendeva fuori in attesa che lui finisse e notò una donna
uscire in fretta con l'aria spaventata. Le chiese cosa fosse successo.
L'operaia rispose che doveva scappare perchè era arrivato l'ispettore del
lavoro.
Giuseppe Maglio
RIAPRE LA CHIESA DI SANT’UGO
Domenica 21 luglio 2013 verrà riaperta al culto la Chiesa dell’Abbazia Cistercense in Novara Centro, costruita nel 1659 dai monaci bianchi insieme all’attiguo monastero dove essi si stabilirono, essendo andato in rovina quello di Vallebona, prima fondazione dell’Ordine in Sicilia. Nella novella Abbazia di S. Maria La Noara i monaci hanno trasferito le numerose reliquie di Santi Martiri e Confessori e quelle provenienti dai Luoghi Santiportate da S. Ugo Abate, il corpo di quest’ultimo, la “giarra” dell’acqua miracolosa, la tavola della Beata Ve rgine Annunziata cui è dedicata l’Abbazia e tanti altri arredi sacri.
Anche il Secondo Monastero, abbandonato dai monaci nel 1784, è andato incontro all’inevitabile degrado e poi verso la fine dell’800 è stato distrutto dai vandali: sui ruderi , nel 1927 è sorto l’Orfanotrofio Antoniano Femminile del Canonico Annibale Maria Di Francia. La chiesa, invece, resistette bene alla naturale usura fino all’inizio degli anni 70 del secolo scorso, quando notevoli infiltrazioni&nb sp;di acqua piovana l’hanno resa impraticabile.
Sul far del nuovo secolo, un intervento conservativo curato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Messina, con la ricostruzione del tetto e adeguate opere di consolidamento, ha restituito al sacro edificio la stabilità perduta, migliorandone le condizioni generali.
In attesa di altro finanziamento pubblico per il rifacimento degli stucchi decorativi e per il ripristino dell’originaria fisionomia della Chiesa, un devoto di S. Ugo Abate ha provveduto al suo provvisorio riattamento per renderla fruibile e per un più appropriato esercizio del culto a questo Santo, eletto dai novaresi Patrono secondario dell’intero territorio comunale, nel lontano 1664.
Pertanto le SS. Messe della domenica (ore 8, 30 e ore 11, 00), il 21 luglio 2013 saranno celebrate in detta Chiesa comunemente chiamata Chiesa Abbazia e guardata come chiesa di S. Ugo Abate.
L’importante edificio di interesse architettonico ha una grande valenza storica per l’enorme quantità di reliquie, per le opere e arredi sacri che ha custodito per secoli e che, si spera,possa tornare a custodire ed inoltre ha un particolare significato religioso soprattutto per la venerazione del corpo di Sant’Ugo Patrono.
Il sacro edificio è uno dei tanti eretti in Novara di Sicilia nei secoli passati.
Il dovere dei novaresi di oggi, come dei novaresi di ieri, è salvaguardarli, custodirli, tutelarli, risanarli, valorizzarli, esaminarli e studiarli, in una parola, amarli e non semplicemente vantarsi di averli!
Il glorioso passato di Novara, ricco di fede, di arte e di cultura, vissuto da uomini di valore, operosi e dignitosi, non deve spingere a dannosi trionfalismi ma deve essere di monito e di stimolo per meglio vivere l’avvenire, per costruire un futuro sempre più a misura d’uomo, sempre più degno degli antenati: “guardare al fantastico passato per preparare un eccellente futuro”.
(Vincenzo Cartaregia)
A Novara la nazionale azzurra di sci
Teatro Casalaina
La stagione teatrale novarese
2012-2013
Le feste novaresi
Da Natale a Carnevale
Il 25 giugno a San Marco
LA FESTA DEL PANE
Sayonara, sayonara!
La televisione giapponese al torneo del maiorchino
Marzo-2011 - Una troupe di otto persone della Nippon Television è approdata a Novara per realizzare un ampio reportage sul torneo del maiorchino. L’importante servizio televisivo, in onda domenica 6 marzo, sarà visto da almeno venti milioni di giapponesi. Oltre agli ospiti del sol levante e all’interprete Francesca Manna, erano presenti al ricevimento in comune, presieduto dal sindaco Michele Truscello, il presidente dell’associazione giochi antichi di Verona e i rappresentanti delle associazioni novaresi.
Sayonara, sayonara!
 
Quadrangolare del 12 giugno 2010
Si è svolto oggi, 12 giugno, in occasione del IV raduno dell'associazione culturale "i sciammiadi", il primo derby dell'amicizia indetto dall'associazione "amici delle due Novara", a consolidare la collaborazione tra Novara di Sicilia e Novara in Piemonte. Hanno partecipato al quadrangolare l' AC Novara 1965, venuta per l'occasione dopo un viaggio di 22 ore direttamente dalla Sicilia, l'US San Rocco-Novara, l'ASD Olimpia e infine la squadra degli "Sciammiadi" con giocatori con origini di Novara di Sicilia e ora sparsi in Italia.
La prima partita vede affrontarsi l'Olimpia e gli "Sciammiadi". I primi scendono in campo con Pittarella, Finocchi, De Luca, Pansini, Pasini A., Napolitano, Pasini S., De Falco, Calcaterra, Luidelli, Zanetta. I secondi, si opponevano con Mazzotti, Cordisco, Curatolo, Cordello, Lopes, Perino, Draicchio, Kader, Cadili I., Cadili F., Mamolito. Il match vede la vittoria degli Sciammiadi grazie a un calcio di rigore procurato da Mamolito e trasformato da Lopes.
Spettacolare la seconda partita che vede di fronte l'AC Novara in maglia bianca e rossa e il Novara-San Rocco in maglia biancazzurra. I primi seguiti dalla panchina del vicepresidente Da Campo e dall’allenatore Truscello G. scendono in campo con Ferrara E., Certo, Orlando, Gullo, Ferrara D., Buemi, Catalfamo, Ferrara T., Catanese, Lombardo, Da Campo. Gli avversari si presentano invece con Aiello, Pescarolo, Impellizzeri, Lai, Grassi, Navino, Curzi, Brhaini, Ferrara, Bartucciotto, Sofia. Partono subito forte i siciliani che con rapide e veloci incursioni nella meta campo avversaria riescono a impensierire severamente la retroguardia piemontese. Sul centro sinistra Catalfamo e Catanese danno parecchio fastidio ai rispettivi avversari, come allo stesso tempo facevano Da Campo e Lombardo nella zona centrale. La prima svolta avviene al 10' quando l'AC Novara 1965 passa in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo messo fuori dalla difesa avversaria, la palla giunge a Catalfamo che affonda sul lato sinistro e crossa al centro. Buemi a centro area anticipa il rispettivo marcatore e segna l'1-0. Sulle ali dell'entusiasmo la squadra allenata da Truscello raddoppia subito dopo in seguito ad un perfetto contropiede concluso da Lombardo che a tu per tu con il portiere non sbaglia.
Sembra tutto facile per la squadra siciliana, che spreca 3 contropiedi con cui poteva aumentare il divario realizzativo. Invece i piemontesi si rifanno sotto. Se in un primo momento è stato uno strepitoso Orlando ad anticipare Luidelli proprio sulla linea di porta, nulla può essere fatto 7 minuti dopo quando i biancazzurri accorciano le distanze con un tiro in seguito ad un cross arrivato dopo una bella incursione dalla destra. La partita si avvia alla fine quando all'ultimo minuto un encomiabile chiusura di Certo fa carambolare la palla sull'attaccante avversario. Si pensa a un rinvio dal fondo, ma l'arbitro assegna l'angolo. Le timide proteste siciliane sono superate dal fair play che c'è in campo e dagli sviluppi del corner scaturisce il pareggio. Non c'è neanche il tempo di battere a centrocampo che il match finisce.
Senza supplementari, ai calci di rigore il primo a presentarsi sul dischetto è Ferrara, che insacca per il Novara-San Rocco. Dall'altra parte il suo avversario Catalfamo si vede parare il penalty dall'ottimo portiere piemontese che si allunga sulla destra e intercetta a mano aperta. I biancazzurri fanno due su due con Brhaini e subito dopo Orlando tiene aperte le speranza avversarie insaccando alla sinistra del portiere il gol del 2-1. Segnano ancora i piemontesi con Pescarolo che dopo l'errore decisivo di Buemi, che sbaglia il secondo rigore su tre per la propria squadra, possono permettersi di festeggiare grazie alla rete decisiva di Curzi.
La finale vede opporsi la squadra del Novara-San Rocco alla compagine degli Sciammiadi, che per l'occasione hanno assunto nelle proprie fila dalla partita vista in precedenza Orlando, Certo e T.Ferrara.
Match scialbo di emozioni che vede la formazione biancazzurra rendersi pericolosi con un colpo di testa di Curzi e in seguito portarsi in vantaggio con Ferrara che insacca dopo una serie di rimpalli. Partita che sembra incanalata sull'1-0 fino a quando Orlando ruba palla e, partendo dai 40 metri, effettua una grande azione sfondando centralmente, saltando in dribbling i due centrali avversari e insaccando dopo essersi presentato a tu per tu con il portiere che nulla può contro il destro preciso che si infila all'angolo sinistro . Lo stesso Orlando pochi minuti dopo ha la palla del vantaggio, ma la spreca per eccesso di leziosità . Lanciato da Perino sul filo del fuorigioco, dopo una corsa di 30 metri si presenta ancora solo contro Aiello in uscita, ma il suo pallonetto finisce di pochi centimetri a lato. Si va ancora ai calci di rigore, che per problemi di tempo saranno solo 3. Iniziano gli Sciammiadi con Perino, il quale si fa ipnotizzare dall'ottimo portiere Novarese. Al contrario i biancazzurri non sbagliano e segnano con Grassi. Non sbaglia nemmeno Orlando che realizza il momentaneo pareggio. Fanno due su due i piemontesi con Navino e in seguito gli Sciammiadi agguantano il momentaneo pareggio con Curatolo. La palla della vittoria è sui piedi di Agosti che non sbaglia dagli undici metri.
Al termine della manifestazione, la premiazione si è svolta con la presenza dell'assessore allo sport di Novara Dott. Andretta che ha premiato L'AC Novara 1965 e del vice sindaco di Novara di Sicilia Rossello Maria la quale ha premiato la formazione del San Rocco-Novara. L'ASD Olimpia è stata premiata invece dall'assessore allo sport e al turismo di Novara di Sicilia Salvatore Bartolotta, mentre la formazione degli Sciammiadi è stata premiata dal Dott. Mella, presidente dell'associazione Amici delle due Novara. A presenziare e ad assistere all'evento vi era Paolo Morganti, ex calciatore oggi dirigente della squadra del Novara Calcio appena promossa in serie B. Infine c’e’ da sottolineare il significativo gesto di fair play della compagine del S.Rocco che dopo la premiazione il loro capitano ha voluto scambiare la propia coppa dei vincitori con quella del Novara calcio 1965 capitanata da Gabriele Buemi motivandoli come vincitori morali poiche’ si erono sobbarcati 24 ore di viaggio in pulman per venire a conoscere i “cugini“ della Novara piu’ grande !
D.O.C.
Il calcio unisce le due città di Novara (una in Piemonte l’altra in Sicilia)
Un evento sportivo decisamente inedito è in programma per sabato 12 giugno 2010 a Novara, indetto dall’Associazione “Amici delle Due Novara”.
Presso il campo di calcio dell’U.S. San Rocco, in via Gibellini 20, si svolgerà un torneo quadrangolare a 11 (partite di mezzora) con la significativa presenza della rappresentativa ufficiale di Novara di Sicilia (neo promossa dalla Terza alla Seconda Categoria), che si misurerà con U.S. San Rocco e A.S.D. Olimpia. Si aggiungerà la rappresentativa de “I Sciammiadi”, associazione con sede ad Arona cui aderiscono Novaresi di Sicilia “sparsi” in Italia e nel mondo. Avremo quindi giocatori provenienti anche dall’estero, per suggellare questo primo atto di amicizia tra due comunità, quelle di Novara di Piemonte e di Novara di Sicilia.
L’avvenimento si colloca nell’ambito di una due giorni che proseguirà sul lago Maggiore con il 4° Raduno internazionale dei “Sciammiadi”.
Il programma della manifestazione di sabato 12 giugno è il seguente:
- ore 9,30 ritrovo sul terreno di gioco della U.S. San Rocco, società sportiva presieduta da Giuseppe Ferrara (nato a Novara di Sicilia).
- ore 10 inizio del quadrangolare di calcio, con Novara di Sicilia, San Rocco, Olimpia e “Sciammiadi” di Arona.
- ore 12 premiazione da parte dell’assessore allo Sport del Comune di Novara, Daniele Andretta.
Interverrà Paolo Morganti, della segreteria sportiva del Novara Calcio. Probabile anche la presenza di Antonio Sabato, ex calciatore di Inter, Torino e della Nazionale, nato a Novara di Sicilia.
L’evento del 12 giugno si può definire “storico”, perché segna il concreto avvio di un rapporto di reciproca conoscenza e collaborazione, nel segno dei valori sportivi, tra le due comunità - tanto distanti eppure già in sintonia - di Novara di Piemonte e di Novara di Sicilia.
Novara 8 giugno 2010
Associazione “Amici delle Due Novara”
Fernando Mella: 349 3858943
e-mail: amiciduenovara@libero.it
Il profumo della paniscia
Il 15-16 maggio, sotto lo sguardo incantato della Roccasalvatesta, è accaduto un qualcosa di impensabile soltanto alcuni mesi fa: l’incontro tra la paniscia, il gorgonzola e il maiorchino.
Questo evento è stato possibile grazie al ritorno a Novara di Sicilia del consigliere comunale Fernando Mella e Ugo Guida presidente della confraternita del vino, riso e gorgonzola. Stracarichi appunto di gorgonzola, vino, carne, verdure, riso e tanto entusiasmo insieme agli amici, Alberto Fortina, presidente di Promonovara, Alfonso Mareschi proprietario del Mareschi Palace Hotel, Eugenio Arlunno rappresentante di commercio del vino di Ghemme, Cristina Iannò di TeleNovara e Daniele Godio caporedattore di Altaitalia TV, e dulcis in fundo Bruno Migliorati celebre chef della paniscia che - cucinando il leggendario piatto della gastronomia piemontese - ha deliziato il palato e l’olfatto di oltre duecento persone presenti nella piazza Bertolami. Insomma una corazzata di personalita’ di Novara che, al di là dei protocolli, ha onorato il piccolo paese della pietra.
La paniscia, per chi lo ignorasse, è un risotto elaborato a base di verza, lardo, salame e vino. Quando si accenna a questo piatto piemontese si entra nel cuore della tradizione, quella tramandata da generazione in generazione: questa specialità rappresenta l’umore del paesaggio, il fiato della pianura, la vitalità e la filosofia di un popolo.
A conferma di ciò, tempo fa abbiamo assistito al teatro Coccia di Novara alla presentazione di un libro di poesie dedicato al cibo, ma in particolare proprio alla rinomata paniscia. Ci piace concludere questa breve nota di cronaca con una composizione, “Sprizza su”, dell’amico poeta Fernando Mella tratta dal libro sopracitato, un vero inno alla paniscia.
Se hai la curiosità di leggere questa poesia, e dài, clicca quiiii
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GALLERY
La paniscia in Sicilia (Altaitalia TV)
San Gaudenzio in Sicilia
Procede l’affascinante percorso del gemellaggio tra le due Novara. Il 22 Gennaio Sant’Ugo - scegliendo come messaggero l’assessore Salvatore Bartolotta - è risalito al nord sino ad arrivare sin sotto il cupolone a inaugurare la festa della città del riso, a distanza di un mese, con grande zelo, San Gaudenzio ha ricambiato la visita a Sant’Ugo Abate tramite i suoi ambasciatori in Sicilia, ovvero, il consigliere comunale di Novara, Fernando Mella e Ugo Guida, presidente della Cooperativa Manifestazioni Novaraventi.
Vogliamo pensare che San Gaudenzio e Sant’Ugo ci guarderanno con sguardo indulgente se ci siamo arrogati la libertà di usare impropriamente i loro nomi, ma in questa storia di amicizia e fratellanza che incomincia a germogliare non ci dispiace avere come complici i due Santi Patroni.
E ora veniamo agli accadimenti.
Martedì 23 febbraio verso il tramonto sono arrivati a Novara di Sicilia Fernando e Ugo. Ad accoglierli in piazza gli assessori Salvatore Bartolotta e Walter Raccuia, il consigliere Michele Caliri ed il presidente del MFC, Vincenzo Pranio. Nei due giorni di permanenza gli ospiti hanno avuto la possibilità di conoscere le bellezze naturali del paese, il nostro patrimonio artistico e i sapori della nostra gastronomia, oltre che gli abitanti, in particolare i frequentatori del Centro Anziani.
Naturalmente non potevano mancare la cerimonia ufficiale con l'amministrazione comunale e i relativi discorsi ufficiali da parte del Sindaco, vice sindaco, assessori e consiglieri. Erano anche rappresentate, dai loro presidenti, le associazioni che operano sul territorio novarese: Salvatore Ferrara per l’associazione di volontariato L'impegno, Angelo Di Pietro per il Circolo Sportivo Olimpia e Vincenzo Pranio per il Movimento Filantropico Cosmopolita.
Sia Fernando che Ugo, forse sorpresi per tanta attenzione ed entusiasti per quello che hanno visto e sentito, hanno preso la parola esprimendo la loro gratitudine e riconoscenza per l'ospitalità.
Infine gli amici piemontesi hanno dato l’arrivederci a Novara e sono partiti per un tour dell’isola. Non stiamo a spremerci il cervello nella ricerca di significati, semplicemente, forse, le due Novara incominciano a sognare e, come dice la canzone, non smetteranno.
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E la luce fu
I novaresi ricorderanno a lungo il Natale 2009, perché giovedì 17 dicembre 2009 diventerà una data storica: si è cominciato a parlare ufficialmente di gemellaggio tra Novara di Sicilia e Novara di Piemonte. Ma il caloroso e simpatico incontro, avvenuto nel Municipio della città del nord, tra i due assessori competenti e alla presenza di una festosa delegazione del borgo siciliano, ha fatto pensare non tanto all’avvio di una burocratica e complessa procedura (che pure, speriamo, ci sarà), ma al decollo immediato di un rapporto di fratellanza e amicizia.
L’entusiasmo dei cittadini di Sicilia, per lo più residenti attualmente in Piemonte, guidati dall’assessore Salvatore Bartolotta, è stato subito contagioso. Le strette di mano a volte valgono più dei protocolli. Il rapporto di collaborazione e di reciproca conoscenza è partito. Con un obiettivo iniziale da inquadrare: il raduno dei “Sciammiadi”, i Novaresi di Sicilia “dispersi” in Italia e nel mondo, che si terrà sul lago Maggiore il prossimo giugno.
Mentre l’assessore piemontese Daniele Andretta (con delega ai Gemellaggi) ha dichiarato nell’incontro di giovedì che “era ora che, dopo duemila anni, le due comunità cominciassero a parlarsi”, il collega Bartolotta ha ribattuto scherzosamente che è facile, visto che “a Nuara, nome storico di Novara di Sicilia, identico a quello dialettale della Novara piemontese, si parla una lingua di ceppo gallo-italico!”. E poi, a Novara di Sicilia, c’è già una bellissima vanella, cioè una via, intitolata a Novara di Piemonte. È stato osservato in sala che “evidentemente qualcuno, tanto tempo fa, in questo meraviglioso borgo tra l’Etna e le Eolie, aveva già guardato con simpatia e speranza ai fratelli del nord”.
In questa gioiosa atmosfera e in una conferenza stampa fuori da canoni usuali, l’assessore alla cultura Salvatore Bartolotta, frantumando ogni protocollo, seguendo le sottili ragioni del cuore, facendo prevalere anche il suo pathos da attore, con la sua calorosa presentazione ha travolto tutti, coinvolgendo la totalità dei presenti in questa emozione. Più che assistere a un intervento politico, tutti hanno avuto la sensazione di osservare l’eruzione dell’Etna. Salvatore è riuscito a comunicare con gesti e parole i sentimenti più profondi, la fragilità, la forza e la luminosità dell’intera comunità di Novara Sicilia. La sua indimenticabile performance è visibile sui siti di alcune televisioni del nord.
All’incontro ufficiale nella città piemontese, infatti, erano presenti i giornalisti locali di stampa e Tv. E inoltre, insieme ai due assessori, il presidente dell’associazione “I Sciammiadi” Salvatore Bartucciotto, il curatore del sito internet della stessa associazione Nino Belvedere, Agostino Di Natale, Carmelo Belvedere, Alfredo Cosentino e la gentile consorte dell’assessore Bartolotta.
E naturalmente non poteva mancare il direttore d’orchestra, Paolo Bossi, l’artefice di questo straordinario giorno, il giornalista che con il suo reportage (Corriere di Novara) su Novara Sicilia - blitz della primavera scorsa - ha posto le basi per questo evento e, successivamente, è stato promotore del gemellaggio, anima e trait-d’union tra le due culture. Così, idealmente, Salvatore Bartolotta, Daniele Andretta e Paolo Bossi diventano il simbolo del novarese “assoluto”, tout court, semplicemente novarese e basta.
Il primo, Salvatore, si è guadagnato questo titolo… sul campo, con la sua emozionante performance nel Municipio di Novara Piemonte; Daniele perché, al giusto rigore istituzionale ha aggiunto una sincera emozione, che lasciava trasparire entusiasmo. Paolo è speciale e merita un capitolo a parte. In realtà lui novarese “assoluto” lo è da molto tempo perché si fregia della doppia novaresità da oltre mezzo secolo, da quando era un bambino. A Novara Piemonte, in un certo giorno invernale e nebbioso degli anni ‘50, Paolo aveva appreso dal maestro Triggiani che esisteva un’altra Novara, incastonata tra i Nebrodi e i Peloritani. Nell’attimo in cui lui ha desiderato visitare la Novara del sud, era già - nel cuore - cittadino delle due comunità. Come scriverebbe un famoso scrittore di Novara Piemonte: per volere degli Dei. O di Dio, chissà. Ma certamente in questo sogno ha incontrato, oggi, un altro bambino con analogo desiderio, ma che guardava invece con curiosità da sud a nord: ed è chi scrive e cura queste pagine.
Che straordinario giorno il 17 dicembre 2009. A Novara. E non stiamo qui a specificare se di Piemonte o di Sicilia.
La foto di gruppo, scattata in situazione di luce non ottimale, proprio mentre un accecante raggio di sole bucava le finestre del palazzo comunale, sembra ispirare un titolo impegnativo: “E la luce fu”, sul primo patto fra le due Novara.
Nino Belvedere
(foto: settimanale L’Azione, Novara)
Al via il gemellaggio fra le due Novara
La giunta comunale di Novara di Piemonte, dopo una discussione durante la quale l’assessore Andretta, delegato ai gemellaggi, snodando ogni perplessità, ha dato il via al progetto che forse sarà unico in Italia viste le particolarità delle due città, ha avviato la procedura che porterà, dopo un periodo di conoscenza reciproca, al gemellaggio tra le nostre due Novara. Senza enfasi e senza voler fare della retorica, il 2 dicembre di quest’anno diventa una data da ricordare a lungo dalla nostra comunità. Tutto ha origine in questa primavera quando Paolo Bossi, giornalista del Corriere di Novara, ha visitato il nostro paese realizzando un ampio reportage pubblicato in date diverse sul giornale della città piemontese e a cui il nostro sito ha dato ampio risalto, successivamente, a settembre, c’era stato un incontro informale di approfondimento, tra una delegazione di Novara Sicilia, Paolo Bossi e l’assessore ai gemellaggi di Novara. Questo gemellaggio, una ventata di aria nuova che apre prospettive stimolanti per la nostra comunità, sicuramente coinvolgerà con entusiasmo, oltre l’ente locale, le associazioni, i singoli e tutte le forze operanti sul territorio. Al di là della valenza simbolica racchiusa in questa iniziativa, ci piace andare con la mente a ritroso nel tempo sino ai primi decenni del novecento, quando i nostri antichi amministratori avevano dedicato una delle più belle e caratteristiche vanelle del nostro paese alla città gemella del nord, un atto lungimirante in cui si manifestava tutto lo spirito della nostra comunità, un messaggio facile da decodificare, in realtà era come una mano levata al cielo con l’indice puntato verso una sorta di dosso, un punto preciso nella grande pianura del nord, verso la città del riso. Quello che accade oggi è la semplice materializzazione di un sentimento che arriva da molto lontano.
Nino Belvedere
e la Redazione
Fondato il fan-club Sébastien Buemi
Compaesano,
con grande entusiasmo abbiamo seguito Sebastien Buemi nel debutto in Formula 1 con la scuderia TORO ROSSO Ferrari. La grande performance di domenica 29 marzo nel Gran premio d’Australia ci ha resi orgogliosi di avere un compaesano tra i migliori piloti del mondo. Sebastien Buemi è fiero di questa comunità ed ha più volte evidenziato, nelle sue interviste ai mass media, le radici di Novara di Sicilia. Infatti, sia Lui, Sebastien, che suo padre Antoine e sua madre Veronique sono iscritti nel registro dell’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti Estero) del nostro Comune, di conseguenza sono Cittadini di Novara di Sicilia.
Visto il grande fermento e la grande passione per i motori che c’è radicato nel DNA dei Novaresi, si è pensato di costituire un FAN CLUB dedicato a Sebastien Buemi.
Sottoscrivi qui la tua l’adesione.
Salvatore Bartolotta
Siamo tutti in ritardo !
di Angela Bassani
Foto TiBe
Siamo tutti in ritardo! Anche la primavera! Ma, finalmente, è arrivata!
Anche se ha ceduto subito il passo alla torrida estate e ci ha lasciato il ricordo di una fugace apparizione. Forse perché siamo troppo frenetici e non siamo più abituati ai suoi ritmi dolci e pacati che scandiscono il lento ma inesorabile scorrere del tempo sulle nostre montagne.
Ed è qui che devi tornare per riconquistare la vera dimensione in cui l’uomo è al centro dell’universo. Qui dove lo sguardo si perde dalle pendici della Sperlinga lungo l’interminabile vallata che abbraccia al limitare dell’orizzonte l’arcipelago delle Perle Eoliane, così lucenti al riverbero dei tiepidi raggi di sole sulle acque del Tirreno.
L’aria è densa di profumi, quelli di sempre che si sprigionano dall’esplosione delle ginestre sui pendii della Rocca, quasi fossero fuochi d’artificio. Puoi sentire ancora le inebrianti zagare e la fragranza piccante dell’erba dei nuovi pascoli.
E’ qui che devi tornare per apprezzare il valore delle tue radici, qui dove unico riferimento è solo l’alternanza di Alba e Tramonto a segnare le fatiche degli Avi, le speranze, le gioie, i dolori di ogni giorno vissuto.
E’ qui la tua vera dimensione, immerso in questi luoghi che fanno parte di te e di cui immagini di carpire ogni più piccolo segreto.... E ti sembra di rivedere “i vaelli”, gli squarci dell’antico borgo fra i ciliegi e il biancospino, la maestosa pietra del Cenacolo di Vallebona.
Ed è qui che ti voglio riportare, anche se virtualmente, perché tu possa partecipare di questo “vivere bene e sano” e della nuova filosofia del “good food” che da Novara di Sicilia giunge a tutto il mondo. E' per questo che desidero offrirti i profumi della tua terra su un piatto d’argento e mi permetto di farlo prendendoti per la gola.
AB
The desired return of springtime
On the 21st of March when I got up it was cold.
I opened the window and, great surprise, instead of the sun I saw it was snowing in the valley.
It snowed all the night, the mountains were brightening of white.
For all the month it continued to be cold, only at the end of April we enjoyed the return of springtime
with colours and scents.
This time we dedicate them to all of our emigrants in Australia.
CL
Foto TiBe
Come recita il titolo in copertina, quest’anno l’inverno con un inatteso colpo di coda ha portato tanta, tanta neve. Varie volte, oltre che ammantare completamente tutte le montagne, si è ammassata nelle strade nei vicoli e dappertutto. Un notevole strato bianco che, se da un lato ha imposto qualche disagio, dall’altro ha dato vita ad un paesaggio straordinario che non vedevamo da lustri. In campagna tutte le sorgive che con la stagione calda scompaiono, adesso sgorgano acqua a tutto andare. Alle nevicate sono seguite giornate ventose e fredde. Adesso la neve è rimasta solo sulla Rocca e sui colli.
Il 3 febbraio 2009 a San Basilio ci ha lasciati per sempre Rosaria Trifiletti, la nostra amata 'Zi Rusaja del bar, persona indimenticabile da intere generazioni di sammasiotti. La redazione, interpretando un forte sentimento comune, a nome di tutti i Sammasiotti porge le doverose condoglianze alla famiglia.
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