Poesia > Salvatore Sofia
SALVATORE SOFIA
Sangue dal naso
Mi nesci sangu do nasu
All’improvvisu
Una sensazione pungente
Un caldo differito
Un seme di vita
Un nocciolo rappreso
Un rivolino
cola verso la bocca stupita
Tiro su col naso
Per sentire in gola
Nel profondo
La fiammella
Sono vivo
E potrei essere morto a breve
E potrei aver iniziato a morire
O è la vita che trabocca
Fuoco di me fuoco
Poveri cani
(semiseria lode all’ululato ovvero, meglio ululare alla luna che nutrirsi di carogne)
Abbaia abbaiaQualcuno ti darà risposta
Qualcuno ti sentirà
Prima che tu muoia di veleno
Povero cane
Abbaia guaisci
Qualcuno in vallata verrà verso di te
Qualcuno ti sentirà nel buio
Prima che il vento si porti i tuoi ululati
Povero cane
Grida piangi
Qualcuno risponderà ai tuoi auuuuuuuu
Auuuuuuuuu: qualche altro cane
Cane tu, cane lui
Poveri cani
A largo
Sfiorano Alessandria d’Egitto
I miei capelli carezzati dal salmastro
Coi piedi arrivo a Genova
Stendo le braccia e tocco
Sidone e Barcellona
Mediterraneo:
un fonte battesimale
navigabile
In mare nasce
La nuova Italia, a largo
Troppo lontano da noi