Personaggi
Somebody Up There Likes Me
(Lassù qualcuno mi ama)
Rocky Graziano
Le strade di New York sono il grande scenario che ospita questa storia emersa dagli abissi del tempo, quando con i bastimenti le nostre genti, a inizio del novecento, intontiti di speranza salpavano verso l’America in cerca di lavoro e fortuna. Si narra di padri, madri, figli e sogni, per entrare nella vicenda bisogna essere disposti a un viaggio mentale zigzagante e vertiginoso nel ventesimo secolo.
Let's go ? Okay, allora si parte: chi ricorda l’opera cinematografica “Somebody Up There Likes Me” (Lassù qualcuno mi ama)?
Iniziamo da questo leggendario film statunitense, vincitore di due Oscar nel 1956, diretto da Robert Wise è tratto dalla biografia di un campione di pugilato degli anni quaranta. Interpretato da Paul Newman, narra la storia di un ragazzo di New York, figlio di un ex pugile italoamericano fallito e alcolizzato, che non lavora e, per superare il suo disagio esistenziale, trascorre le giornate con altri balordi a rubare e a sferrare pugni per strada.
Rocky, durante una scazzottata con una gang rivale, viene fermato dalla polizia e, dopo essere stato processato, finisce in un carcere minorile. Uscito dalla prigione viene arruolato nell'esercito USA, ma il suo temperamento impulsivo e violento lo portano a colpire un ufficiale. Rocco, disertore, decide di salire sul ring per procurarsi qualche dollaro e con il nome d’arte di Rocky Graziano scopre di essere un pugile di grande talento. Dopo una serie di incontri viene scovato dall'esercito e condannato a scontare la pena in gattabuia. La detenzione diventa la sua fortuna, infatti, grazie ad un tenente capo della squadra di boxe, Rocky trascorre il periodo della pena ad allenarsi metodicamente.
Uscito dal carcere torna sul ring in gran forma fisica e mentale e, dopo aver vinto il Campionato di New York, iniziò la sua scalata, con il suo uppercut destro devastante, verso i vertici mondiali della boxe professionistica.
Al Chicago Stadium il 16 luglio 1947 si laureò campione del mondo dei pesi medi battendo, al secondo incontro, Tony Zale, mentre in seguito nel 1952 fu sconfitto dal grande Sugar Ray Robinson. Dopo la carriera da pugile lavora nel mondo dello spettacolo e diventa una star della televisione americana.
La sua storia è sbucata dal buio assoluto, dal nulla, eravamo intenti a tracciare un profilo dell’attore francese Carlo Nell (alias Bartolotta) e la vicenda di Rocco si è intrufolata, come a chiederci di essere narrata, era lì che ci chiamava, ci ronzava intorno e ci incuriosiva, noi abbiamo sentito un’eco lontanissima e con molta, molta prudenza e modestia, proviamo a raccontarla…
Rocky era un pugile di origini abruzzesi e siciliane.
Origini siciliane, appunto…siciliane / novaresi, probabilmente.
Eh sì, nelle sue vene, forse, scorreva sangue no-va-re-se.
Torniamo, allora, un attimo indietro negli anni novanta:
- Un jour, aux USA, j’ai rencontré un champion de la boxe qui s’appelait Rocky Graziano et qui est devenu une grande vedette de la télévision américaine: incroyable, il était originaire du même village que moi in Sicile ! Le monde est petit. -
Tutto inizia da questa intervista rilasciata da Carlo ad un giornale francese in cui racconta dell’incontro a New York con Rocky Graziano.
Carlo, grande appassionato di boxe, intorno agli anni sessanta, incontra a New York Rocco che gli rivela di essere anche lui originario (da parte materna ?) di Novara di Sicilia, i due amici con stupore reciproco si scoprono, quindi, compaesani.
Una storia appesa con un filo di vento ad una nuvola. Ovviamente speriamo che i nostri visitatori americani del sito vogliano aiutarci a scrivere altri episodi, o l’amico Carlo da Parigi voglia raccontarci nei dettagli il suo incontro con Rocco a New York, o ancora, che qualche “topo” di Novara di Sicilia riesca a svelarla spulciando negli archivi comunali.
Ora, da New York, Novara di Sicilia e Parigi, possiamo aspettarci altre sorprese ?
Rocky Graziano, soprannominato The Rock, è il nome d'arte di Thomas Rocco Bardella, nato a New York il primo gennaio del 1919 e morto a NY nel maggio del 1990.
Chiudiamo, per ora, questo primo paragrafo della storia ritornando alle ultime sequenze di Somebody Up There Likes Me, quelle che glorificano l’apoteosi mondiale di Rocco.
Quindici luglio 1947, Rocco prima dell’incontro è molto agitato, l’attesa è spasmodica, non riuscendo a riposare prende un aereo e va a New York a trovare la madre, ma invece trova il padre, tormentato, ubriaco e completamente fuso, hanno una discussione convulsa, alla fine Rocco gli dice, papà, dimmi che posso fare per te, fammi fare una cosa per te.
Il padre gli risponde, l’unica cosa che puoi fare per me è diventare campione del mondo, il mio sogno.
Di questo non ti devi preoccupare…papà, questa volta, non ti preoccupare, risponde sicuro di sé il figlio, che torna a Chicago appena in tempo per riposare qualche ora prima dell’incontro.
Quel 16 luglio del 1947 dentro di sé ondeggiava la sofferenza, l’orgoglio, la rabbia e la speranza di un popolo di emigrati , nessuna cosa al mondo poteva fermarlo perché stava per abbracciare il suo day of days.
Inizia il match, Rocky, dopo un inizio incerto e teso, all’inizio del sesto round comincia a mulinare il suo destro e con una tempesta di colpi macina, sino al kappaò, Tony Zale, è il trionfo: Rocco Bardella, al secondo tentativo contro Zale, a ventotto anni è campione del mondo dei pesi medi.
L’epilogo si svolge nelle stesse strade dove Rocco un tempo scazzottava, infatti, dopo l’incontro tutta la città festeggia il nuovo campione con una parata in suo onore, lui partecipa insieme alla moglie su una macchina scoperta e mentre saluta la gente con il braccio dice a Norma:
-Beh, gioisci finché dura amore, perché il titolo prima o poi lo perderò, ma questo non mi importa, perché quello che ho vinto, non possono più togliermelo. Sono stato fortunato, lassù qualcuno mi ama !
e lei, tentando di ricondurlo sulla Terra, gli risponde, qualcuno anche quaggiù.
Nino Belvedere
Somebody Up There Likes Me
(La traduzione in inglese è una cortesia di Armando Maglio)
Rocky Graziano
The New York streets are the big background of this story emerged from long time ago, when our people set sail, at early '900, to America, stunned of hope, looking for a job and good luck.
Story of fathers, mothers, sons and dreams, to enter the events a mental frenetic zigzag journey will be required inside the twentieth century.
Let's go then: who remembers the movie “Somebody Up There Likes Me” (Lassù qualcuno mi ama, in Italy) ?
We start from this legendary film from the United States, 2 Oscars winner in 1956, directed by Robert Wise, originated from the biography of a 40s boxing champion. Performed by Paul Newman, it is the story of a New York boy, son of a former Italo-American boxer, alcoholic without job. To recover from his existential uncomfortable, he spends days with other fools, stealing and boxing on the road.
Rocky, during a rival gang fight was arrested by the police, processed and imprisoned in a young offenders' institution.
Out of prison he was enrolled in the US army, but because of his impulsive and violent temperament he hits an officer.
Rocco, deserter, decided to try the ring to get some dollars and, using Rocky Graziano as staging name, discovers his boxer's talent. After a series of matches was found by the army and sentenced to serve a term of imprisonment. The detention became his luck. Thanks to a chief lieutenant of the boxing team, Rocky had a methodical training.
Out of jail he returned to the ring in a great physical and mental shape. After winning the New York championship, he started his climb, using his devastating right, to the world professional boxing top.
At the Chicago Stadium on the July 16th, 1947 he became middleweight world champion, at the second match against Tony Zale, while in 1952 he was overcome by great Sugar Ray Robinson. After the boxer career he worked in the show and became a star of the american television.
This story pops up from the absolute dark, with the intention of outlining a profile of the French actor Carlo Nell (alias Bartolotta) and the Rocco's event asked to be narrated, was calling us, hanging around, and arousing our curiosity. We heard a far echo and with extreme precaution and modesty we try to tell about it.
Rocky was a boxer of Abruzzo and Sicily origins, exactly sicilian ... "novaresi", probably.
Oh yes, in his veins, perhaps, "no-va-re-se" blood flowed.
Let's go back then to the 90s:
- Un jour, aux USA, j’ai rencontré un champion de la boxe qui s’appelait Rocky Graziano et qui est devenu une grande vedette de la télévision américaine: incroyable, il était originaire du même village que moi in Sicile ! Le monde est petit. –
- One day, in the United States, I met a boxing champion called Rocky Graziano. He became a big star of the American television. Incredible: he was from the same village as me in Sicily ! The world is small... -
All begins during an interview released by Carlo to a French newspaper, telling about his meeting in New York with Rocky Graziano.
Carlo, big boxing fan, in the 60s met Rocco in New York. He disclosed the "Novara di Sicilia" origin (by his mother ?) and the two friends discovered with astonishment the same place of origin.
A story hung by a wind's thread to a cloud. Obviously we hope our american site visitors can help with other events, or our friend Carlo in Paris provides more details about his meeting with Rocco, or even some "bookworm" of Novara di Sicilia can reveal it by thoroughly examining the town hall archives.
Now, from New York, Novara di Sicilia and Paris, can we expect more surprises ?
Rocky Graziano, nicknamed "The Rock", is the stage name of Thomas Rocco Bardella, born in New York on January 1st, 1919 and deceased in NY in May 1990.
We close for the moment the first paragraph of the story returning to the last sequence of "Somebody Up There Likes Me", glorifying the world apotheosis of Rocco.
July 15th, 1947: Rocco before the match is very excited, the wait is spasmodic, not being able to rest takes a flight to New York and visit his mother, but he found his father instead: tormented, drunk and completely confused. They have a convulsive discussion, Rocco asks: "Dad, what can I do for you ? Let me do something for you".
His father replied: "The only thing you can do for me is to become the world champion, my dream".
"Don't worry about it, dad. Don't worry this time", says self-confident the son. Rocco returned to Chicago just in time to rest some hours before the match.
In that day the suffering, the pride, the anger and the hope of an immigrant people waved in himself.
Nothing could stop him, because he was going to embrace his "day of days".
The match begins. Rocky, after an initial hesitation, at the sixth round starts spinning his right and with a storm of punches grinds, til the KO, Tony Zale. Is the triumph: Rocco Bardella, at the second attempt is a 28 years old middleweight world champion.
The epilogue is in the same streets where Rocco fought. After the match the city celebrated the new world champion with a parade in his honour. He stands with his wife in an uncovered car. While greeting the crowd, he says to Norma: "Enjoy it now, my dear, I will lose the title sooner or later, but what I won nobody can take it away. I am lucky. Somebody up there likes me !"
And she said, bringing him back to earth: "Somebody even down here does...”
nino belvedere - april 2010