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Dante Prestipino
PICCOLO MONDO TRA LE FIUMARE
Biografia dottor Dante Prestipino
Il Dottore Dante Prestipino nasce a Novara di Sicilia (paese in provincia di Messina) l’08/03/1918, da Prestipino Salvatore commerciante e Ardizzone Domenica casalinga. Ultimo di 11 figli trascorre la sua infanzia a Novara di Sicilia, in seguito si trasferisce a Palermo insieme agli altri fratelli più grandi per frequentare il Liceo Classico e successivamente l’Università.
Si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Palermo l’08 Luglio 1943 col massimo dei voti e il “Premio Achille Albanese”.
Dopo due anni di assistentato volontario nell’Ospedale Fatebenefratelli di Palermo, svolge la sua attività di medico condotto a Campo felice di Fitalia (PA) e di Fantina (ME).
Nel 1957 vince il concorso di medico condotto a Giardini Naxos e dal 1964 ricopre la carica di Ufficiale Sanitario sempre a Giardini Naxos.
Qui vi rimane per 31 anni, si sposa con la pittrice Prof.ssa Rosa Florio, ha due figli e si dedica alla professione di medico con passione e creando grande empatia con i pazienti.
E’ stato il classico medico di famiglia, attento ai suoi malati, alle loro patologie, cercando di alleviarne le sofferenze e nello stesso tempo amico e confidente.
Il 13 Giugno 1988 è colpito da una emorragia cerebrale che lo tiene in coma per 23 giorni fino alla morte.
Oltre ad essere un bravo ed attento medico, il dottore Prestipino aveva altri interessi tra cui la scrittura e la storia greca. Infatti scrisse alcuni libri, premiati dedicati alla sua terra, soprattutto al suo paese, Novara di Sicilia.
Tra questi, il racconto autobiografico ”Il tendine di Achille” in cui descrive un intervento di Tenoraffia (sutura del tendine d’Achille) effettuato da lui, giovane medico, nel paese di Fantina.
Intervento su un pastore che si era reciso involontariamente il tendine di una gamba con una roncola mentre lavorava in campagna.
E’ una scrittura intensa, un’esperienza di un medico giovane alle prese con un intervento difficile e che oggi sarebbe impensabile effettuarlo in un pronto soccorso di trincea. Altro libro dedicato alla sua terra è “Piccolo mondo tra le fiumare“ in cui descrive attraverso dei racconti e i disegni della Prof. Rosa Florio uno spaccato della cultura contadina di Novara di Sicilia nei primi del novecento.
Amante della storia greca scrisse “Fantasie mitico-storiche su Naxos, prima colonia greca a Naxos e la baia degli dei” in cui descrive con verità e fantasia e gli splendidi quadri della Professoressa Rosa Florio, le origini di Giardini Naxos, prima Colonia Greca.
Il dottore Dante Prestipino è stato un uomo eclettico, un “Medico” generoso, attento, scrupoloso con i suoi pazienti.
Ancora oggi, dopo 26 anni dalla sua scomparsa, gli abitanti di Giardini Naxos lo ricordano con molto affetto e rimpianto.
Prefazione
L’autore del romanzo Piccolo mondo tra le fiumare, il dottor Dante Prestipino, medico condotto dei villaggi di Fantina, ha voluto descrivere usi, costumi e storie di un popolo umile e sottomesso, ma che ha saputo mettere a frutto il valore delle tradizioni e la storia dei popoli, che hanno solcato il suo territorio, lasciata come un dono.
Attraverso la ristampa del libro e un’attività seminariale, ci si propone di far rivivere un mondo fatto di amori, vita domestica, storie fantasiose del passato, e molte altro, all’interno del quale il medico condotto diventava un saggio interlocutore e un prezioso consigliere.
Chi vi parla è il “figlio di Ciccio”: così l’autore mi chiamava quando lo accompagnavo nelle visite alle borgate, tutte le volte che era possibile accedervi con la sua “belvedere”, una giardinetta rivestita di legno; con queste poche parole, desidero esprimere il dovere morale di ricordarlo e nel contempo mi riapproprio del ricordo struggente della mia fanciullezza.
Con affetto
Melo Citraro
Vicesindaco
Fondachelli Fantina
Introduzione
Il raccontare con tanta passione e tanta cura la vita vissuta in due borghi limitrofi, il Dante Prestipino assurge a malinconia e a memoria i fatti e le vicende che il tempo non può cancellare.
In Piccolo mondo tra le fiumare sono descritti, con ricercata dovizia di sentimenti, brani di vita paesana, di veritieri episodi e di eventi locali tanto vicini a chi s’accosta ai ricordi di quel tempo.
L’autore, detestando le stranezze, si è inserito, senza notevole sforzo, nei sentimenti umani per descrivere un borghigiano calzolaio e per denunciare la precarietà d’un ambiente in cui versava e ne pagava le sofferenze con gli affanni, le condizioni di disagio e di temporaneità. Il versatile autore, innamorato di ricerche e di vicissitudini, rievoca in modo seducente e ne desta i sogni e le illusioni d’un ambiente che ha bisogno dì un tempo e di una spinta di coraggio per lenire ogni angheria e per far rivivere un lungo giorno che sappia di primavere, di giovialità e di assalti alle reminescenze. Un compendio di realtà con avvenimenti ed episodi che, raccolti con costanza, ne fanno un panorama di personaggi e ne distillano le cadenze di precarietà con il sarcasmo e la tolleranza di un “piccolo mondo” con gesti di mitezza e di remissività all’avverso destino.
Salvatore Bartolotta
Assessore turismo e cultura
Vicesindaco di Novara di Sicilia
NOTA DELL’EDITORE
Qualche anno fa, parlando con l’amico Salvatore Bartolotta, al quale mi unisce l’identico amore per la nostra terra, venni a conoscenza di una vecchia raccolta di racconti incentrati su personaggi e tradizioni della Fantina che fu (ambientati all’epoca in cui era un “villaggio” di Novara di Sicilia) opera del medico condotto di quei giorni, Dante Prestipino.
Incuriosito, chiesi a Salvatore di procurarmene una copia. Una volta in mano, passai l’intera notte a leggerlo tutto d’un fiato. Allora non avevo ancora iniziato la mia “avventura” editoriale, ma svolgendo l’attività di tipografo, cominciò a prendere forma nella mia mente l’idea di recuperare quelle pagine, ormai dimenticate e introvabili, per trasmettere alle nuove generazioni il ricordo di un mondo che oggi, purtroppo, non esiste più.
Quell’idea oggi è finalmente diventata una realtà, Mastro Michele, compare Saru ‘u carritteri, Gna’ Filippa e i martiri garibaldini, don Titta e tutti gli altri che sarebbe troppo lungo elencare, oggi rinascono a nuova vita.
Con questa pubblicazione, inoltre, nasce un progetto il cui scopo è quello di ritrovare i testi dimenticati alla grande editoria, capaci di regalare emozioni e valori che voglio condividere con altri, un progetto culturale che tenderà a mediare antico e moderno, in un alternarsi di preziosi recuperi e nuove proposte.
Prima di concludere mi corre l’obbligo di ringraziare Luigi Prestipino, figlio dell’autore, per avermi permesso di ristampare l’opera, Melo Citraro e Salvatore Catalfamo per il supporto e ovviamente l’amico Salvatore Bartolotta.
E adesso è giunto finalmente il momento di immergerci nel “piccolo mondo” di Dante Prestipino.
Pierangelo Giambra
PROLOGO
Non esiste un libro
tanto cattivo
che in qualche sua parte
non arrivi a giovare
Plinio il Vecchio
Lettore, se leggi questo racconto sarai portato come una piuma al vento nella montuosa terra di Novara di Sicilia.Lontana dal mare, vicina al cielo e al sole,culla di civiltà millenaria: Una terra che ha dato i natali ad architetti, filosofi, musicisti, patrioti, poeti, santi, scienziati,scrittori, scultori, ugule d’oro. A questi si aggiungono artigiani esperti, contadini tenaci e… perché no? anche signorotti.
Calcando anche col pensiero quella terra, se non ci credi,ti convincerai, fra le viuzze medioevali del paese, i rughi, aleggia la poesia di un popolo che visse a lungo relegato fra le mura. Gli evasi, attratti da una nuova diaspora, danno ora posto alla solitudine dei ricordi rimasti all’ombra della Rocca Salvateste, altissima tra i monti Nebrodi e i Peloritani.