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QUEL CHE RICORDO DELLA SCALETTA DISCORSO TENUTOSI A S. BASILIO IL 12.12,’99 ALLA PRESENTAZIONE DEL DIZIONARIO “ ANCHE A S. BASILIO IL GALLO TRANSALPINO”
Ho voluto invitarVi, qui a S.Basilio, perchè il primo beneficio di cui questa valle mi colmò fu la famiglia dalla quale ebbi il dono di nascere, crescere e diventare adulto.
Ho voluto invitarVi in questa valle mistica e selvaggia, dove il presente s’ intreccia col Medioevo, per illustrarvi attraverso le tracce della vetustà dell’antico monastero cistercense la presenza di questi monaci benedettini riformati : i cistercensi.
A poca distanza da qui, e precisamente nel fondo valle, esiste quel che resta di un monastero cistercense detto di S.M.A. o di VALLEBONA.
Questo monastero affonda le sue radici nel 1140-1141, o, comunque dopo la pace fra Ruggero il normanno e Papa Innocenzo II, siglata a Salerno nel 1139, in presenza e con la mediazione del grande mistico e politico, Bernardo di Chiaravalle. Difatti le prime epistole relative alla costruzione di un monastero in terra di Sicilia portano la data 1140-1141. Nel 1098 S. Roberto di Moleste fondava l’ordine dei cistercensi presso Digione, fondatore dell’abazia di Chiaravalle, di cui il primo abate fu S. Bernardo. Il ternine cistercense deriva da Citeaux, latinamente cistercium, in origine Cistels ovverosia canne delle paludi. Difatti i monasteri bernardiniani venivano costruiti non su delle alture, ma nei luoghi più depressi, più impervi e remoti come CHARTREUSE, VALLEBONA, ecc. ecc: non per nulla avevano dei soldati a difesa dei loro monasteri. I monasteri bernardiniani erano tipici e sempre ricorrenti, semplici e senza quelle sontuose decorazioni. Difatti S. Bernardo considera gli affreschi “pitture stravaganti il cui effetto è di attrarre su di se l’atteggiamento dei fedeli e di diminuire il loro raccoglimento”. In questa epoca. Cioè fra XI e il XII secolo, ha inizio la letteratura francese, chiamata francese antico. Il Questa epoca la Francia esercitava una vera e propria egemonia culturale in tutti i campi. Fra XI e il XII secolo nasce la CHANSON DE GESTE che narra la prodezza degli eroi del Medioevo. Queste canzoni si espandono in tutta Europa e soprattutto in Sicilia che sono le più apprezzate. Questa piccola premessa vuole puntare l’attenzione su l’idioma sambasilese. Difatti questo umilissimo dizionario vuole essere un compendio del linguaggio sambasilise.Ho voluto elencare le parole e i modi di dire dell’idioma sambasilise di questo e di altri momenti storici relativamente lontani nel tempo, per spiegare modestissimamente i suoi significati la sua radice linguistica e la sua fonetica. Come potrete notare, in questo dizionario sono state scelte quelle voci che hanno un rilievo storico-culturale di origine PERSIANA, come arenciu, sciallu (arancio, scialle); FENICIA come cappucciu (cappuccio); GRECA come Mengu( mangano da manganon), kat(”eu”)iu ( seminterrato da kataferès) , Reuma (da reuma), Etna da Etnaios, Battisimu da baptismos, éllicu da ampollas, Caisra ( canestra) da canestron, Cantareu(cantaro) da cantaros, Garunfu(garofano)da kariphillon, Ghemma (gamba) da kambè, Gighenti (gigante) da ghigas- antos, Grasta (vaso) da grasta, Lempu(lampo, fulmine) da lampem, Maccaia(magari) da makariè, Maiylla(madia) da maghis-idos); GRECO-LATINO: Bézzon(gemello) da bis e zoe ovverosia due vite; LATINA: Fugatigu (focatico o tassa di famiglia) da focaticus, Illu( lui) da ille. Illa(lei) da illa, succà (suggere) da sugere, srippi e lattà(sterili e nutrici) da steril(em) e nutrire, petra giesra (pietra celeste o solfato di rame) da petra e celest(em), tripad(“eu) (sito per il giuoco) da tripodium; PREROMANA: Manteca ( poltiglia o imposto); ARABA: Cuofu (cesta o paniere), Carciuofu( carciofo), Gazen(armadietto intramurario), Tamarru (zoticone) da raccoglitore di datteri, Patuallu(arancia), tary (moneta), raìs( capo dei capi o presidente); NORMANNA: Buccè(macellaio) da boucher, Cisè (ventriglio) da gèsier, Damaggiu (minarsi o peccato) da domage, Dangirusu o Tangirusu( pericoloso o pericolante) da dangereux, Trazzea (trazzera) da drèssier, Trupon (branco) da trhop, b
Busa(sterco) da bouse, Button( bottone) da boutton, Bieccu( montone) da bouc, PROVENZALE: Curduè calzari con legacci, da cordonier, calzolaio), Chiancheri (macellaio o carnaio) da charnier, pen (pane) probabilmente da pain, racìa (uva) da raisin latinamente racemus-raspo), Urdid(“eu”) (antico arcolaio), ruga, gagliu,, béviaggiu, ruga(strada), Gaglio( biondo,alto, celtico) da gallico, Cardon(cardo) probabilmente da cardon, Béviaggiu(ricompensa, nel nostro caso dare qualcosa da bere( da beuvrage o beverone), già dal lat. Bibere.
(Nino Granato)