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IL CARNEVALE A SAN BASILIO
DI NOVARA DI SICILIA (ME)
Il Carnevale, periodo che precede il periodo liturgico penitenziale(la Quaresima), è l'adattamento cristiano di antiche usanze pagane) in aspettazione della Pasqua (PESAH), voce ebraica che significa PASSAGGIO, cioè il periodo che ricorda il PASSAGGIO del MAR ROSSO del popolo d'Israele per raggiungere la libertà e la terra promessa.
La radice etimologica del termine carnevale deriva dal latino "carnem levare", tradizione medioevale secondo la quale si preparava un banchetto di addio alla carne, nella sera precedente il mercoledì delle ceneri, e ci si saziava abbondantemente prima dei digiuni quaresimali.
Il Carnevale di S. Basilio verosimilmente è il riflesso di tradizioni popolari che trovano riscontro nella mitologia greco-romana(in particolare le feste dionisiache e i saturnali, che si svolgevano rispettivamente in Grecia e nell'antica Roma) e nel cristianesimo popolare.
Durante questa festa di spensieratezza, di allegria e di baldoria, a S.Basilio, si balla fino al martedì che precede il periodo quaresimale.
La Domenica e il Martedì di Carnevale una processione di maschere e personaggi simbolici guidati da Re Carnevale percorre le vie del paese ed entra nelle abitazioni per portare allegria e ricevere doni. Il festoso e baldanzoso gruppo è costituito da: RE CARNEVALE, LE MASCHERE, I SUONATORI , A VECCHIA , I CINNIE', U LUVA(ÈÙ).
§ IL "RE CARNEVALE" ha una struttura fisica possente e di bell'aspetto, indossa un vestito di pelle di capra ,decine di campanacci allacciati attorno al corpo, un sonaglio dal suono acutissimo (muignu), un cappello conico e a "gugliada" (bastone con un'estremità appuntita e con un'arancia in cima)
§ "A VECCHIA" è rappresentata da un uomo vestito da donna con la gobba artefatta ed ha la rocca, la lana e il fuso: rappresenta la concubina dei "CINNIÈ", la schiavitù del popolo d'Israele in terra d'Egitto o una delle tre parche, figlie dell'erabo della notte, di cui una preposta alla vita umana?
§ "I CINNIÈ" sono due giovani che portano ciascuno una bisaccia piena di cenere che spargono sugli abiti della gente e due bastoni di ferula con i quali colpiscono la gobba della "VECCHIA": questi rappresentano la stupida prepotenza dell'essere umano, quelle persone addette ai più bassi servigi o le Sacre Ceneri che il sacerdote sparge sulla fronte dei fedeli il primo giorno di quaresima?
§ A MASCHERA (o i MASCARADI), che segue il "re carnevale", è composta da molti giovani stravagantemente vestiti che ballano e suonano per tutto il giorno: rappresentano, forse, la gioia della libertà descritta nel l'Esodo?
§ "LUVA(ÈÙ) " è il raccoglitore dei doni della gente (salsicce, uova e lardo) che alla fine delle due giornate di carnevale (Domenica e Martedì) vengono distribuiti in relazione allo sforzo fisico: è il retaggio della comunione dei beni della primitiva Chiesa cristiana?
§ "I FESTAIOLI" entrano in tutte le case, con dovuto rispetto, tranne che in quelle abitazioni in cui si è consumata di recente una tragedia umana. Questa festa, impregnata verosimilmente di storia ebraica, di paganesimo e di cristianesimo, affonda le sue radici nell'Alto Medioevo? Sappiamo solo con certezza che i festaioli alla fine delle due giornate si trovano tutti "SBANDADI DE VINO".
§ Narra una leggenda, a proposito dell'ultimo giorno di carnevale, che un pastore s'incammina per andare a casa dai suoi familiari per festeggiare il carnevale. Lungo il tragitto incontra un uomo che gli dice: dove vai, buon uomo? Il pastore risponde: vado a casa per festeggiare il carnevale con i miei familiari.. Quell'uomo lo informa che la festa era già finita, ma movendosi a pietà gli promette che avrebbe prolungato di un giorno la festa di carnevale. Questo giorno è chiamato il martedì "du PIGUAU" (del pastore).
(Nino Granato)