Poesia > Carmelo Puglisi
CARMELO PUGLISI
Sedicenni
Sedicenni, vi siete innamorati,
voi, che viaggiate distratti
nel ventre d'instancabili scatoloni zincati,
sempre voi, che non scendete a patti.
Sedicenni, che vorreste cambiare il mondo,
voi, con la fame per la vita
l'avete capito, in fondo,
che una spada, non uccide quanto una matita.
Sedicenni, della vita siete già stanchi,
voi, che vorreste dormire fra gli ulivi
sognate invece chinati, sopra candidi banchi,
ancora voi, che dell'amore siete i nativi.
"Sedicenni", è stata premiata come miglior componimento nella categoria giovani al concorso di poesie "Stille di luce, polvere di sogni" organizzato dal comune di Bovezzo ed aperto a tutta la provincia di Brescia.
Apri gli occhi
Apri gli occhi, ingenuo sognatore.
Guardi la luna, ricolma d'ignoranza;
la brezza plastica invade i tuoi polmoni,
e ti senti rincuorato, da un'artificiale sensazione.
Non sai come mai, vedi nero,
dappertutto.
Quei giganti d'acciaio ti guardano straniti
le persone al loro interno,
non s'accorgono del mondo,
e ignari del senso, continuano
imperterriti nell' unico scopo.
Non sai come mai, vedi nero,
negli occhi della gente.
Quando poi cerchi di trovare un simbolo,
una guida che t'illustri la strada giusta
ti ritrovi circondato da lattine vuote,
ricolme di concetti preconfezionati,
da anziani padroni del mondo intero.
Non sai come mai, ma il tuo futuro
è nero,
e la motivazione,
sta unicamente negli occhi della gente.
Meravigliosa
E' difficile,
molto difficile,
metter su carta ciò che la natura,
soavemente delicata nel suo sottil essere
ha regalato a me, innocente sognatore
in questo momento d' estrema eccitazione.
Non lo so, proprio non capisco
il perché di questa reazione,
la mia reazione.
Il tempo insieme,
così intenso e profumato
profumato del tuo amore.
Son rimasto, stordito
ma inebriato del tuo sapore,
sapore di sicurezza,
indistruttibile e fortificata,
dal colore dei tuoi occhi.
Tutto,
tutto di te mi ricorda il cielo,
limpido ed innocente,
oltre che forte e debolmente arrogante,
macchiato da nuvole d'allegria
in cui mi è facile,specchiarmi,
e rivedermi, allibito ed incapacitato,
della felicità che m'avvolge.