Nel ricordo di MASA.

 

Respirare l'aria, riconosciuta da sempre e da tutti, buona rientra fra i motivi del sentimento a spingere i “sciammiadi” a tornare periodicamente al paese natio.

 

Un'aria qualitativamente diversa ho respirato nel recente soggiorno ferragostano; fattasi improvvisamente “pesante”, al punto da far trattenere il fiato, a mezzogiorno della vigilia di ferragosto, quando le campane di tutte le chiese unitamente a quelle della “Matrice”, che  per prima, con il suo gioioso e diversificato suono davano -come da tradizione secolare- inizio ai festeggiamenti alla Madonna Assunta, protettrice di Novara, sono rimaste in silenzio.

 

Allorché con entusiasmo giovanile la compaesana Tommasa avv. IMBESI per tutti Masa, stava  salendo unitamente ad altri le scale del campanile della “Matrice” per suonare appunto le campane accusò un fatale malore.

 

Com'è scritto nel vangelo dell'arrivo dello sposo non si sa nell'ora né il giorno.

 

Di fronte a  questa arcana manifestazione della Volontà Divina la popolazione  rimase attonita.

 

Come si desume dalla didascalia Masa  teneva costantemente accesa la “lampada” della fede.

 

Anteporre il servizio laudativo alla cura della propria salute nel periodo dei festeggiamenti alla Vergine Assunta è scelta connaturata solamente in chi suole nutrirsi di santità e, la Divina Volontà ha concesso alla Comunità locale, e Parrocchiale in particolare, proprio nel momento in cui era più numerosa per via della ricorrenza ecclesiale, di cogliere  l'intensità del profumo delle sue virtù.

 

Cliccando sull'immagine dell'ostensorio si ascolta un frammento delle melodie di Masa e dell'amica Tiziana durante l'esposizione del SS. Sacramento nella chiesa di San Nicolò nel giorni precedenti ferragosto.

 

Pervaso da una così soave fragranza, mi lasciai mentalmente condurre per lidi sconosciuti senza più avvertire l'odore della vegetazione presente sul territorio, che caratterizza e rende gradevole all'olfatto l'aria di Novara.

 

Per lungo tempo si sentirà la mancanza di Masa  nelle attività parrocchiali.

 

Dal contenuto degli  interventi di commemorazione al termine delle esequie religiose, dalle emotività da me raccolte negli incontri fatti in piazza e dalle mie personali impressioni,  maturate nel corso dei periodici soggiorni in paese, non è fuori luogo e nemmeno retorico   pensare e dire che dalla sera del 14 agosto  nel firmamento di Novara una luce nuova  si è aggiunta alle  precedenti.